Equilo, il nome antico di Jesolo, è una città ricca di cultura e storia. Questo è testimoniato dalla grande area archeologica delle Antiche Mura.
Fin dal secolo scorso l'area interessata è stata oggetto di numerosi studi e ricerche archeologiche. Le ricerche continuano ancora oggi e hanno portato alla luce innumerevoli reperti che attestano il denso passato di questo territorio e arricchiscono il suo patrimonio culturale.
Le Antiche Mura rappresentano uno dei più importanti siti archeologici della laguna veneta altomedievale e ci aprono una finestra importante sull'identità storico-archeologica della nostra località.
Per approfondire la storia legata alle aree archeologiche dell'antica Equilo è possibile consultare il nuovo sito Jesolo History promosso dall'Amministrazione Comunale, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e la Laguna e l'Università Ca' Foscari di Venezia.
Nelle aree archeologiche troviamo:
Quest'area archeologica mostra la presenza di tre chiese costruite una al di sopra dell'altra e di dimensioni sempre maggiori. La prima piccola chiesa risale probabilmente al V secolo, la seconda a tre navate era decorata da mosaici di VI secolo, infine l'ultima, dedicata a Santa Maria Assunta, è stata costruita tra l' XI e il XII secolo. Essa rappresenta una delle più grandi cattedrali costituite nel Medioevo nelle Venezie, seconda solo alla cattedrale di San Marco. Durante gli scavi più recenti, oltre alle tre chiese, è stato scoperto un vasto cimitero nel quale venivano sepolti coloro che frequentavano la basilica altomedievale.
A Jesolo il primo grande centro organizzato è sorto tra il IV e il VI secolo d.C. Durante le campagne di scavo sono state scoperte varie strutture appartenenti alla mansio tra cui: un grande edificio, che si può definire il "primo albergo" di Jesolo, una serie di magazzini e botteghe artigianali, e tracce di edifici di maggior pregio probabilmente rivolti a funzionari e persone con una condizione sociale di alto livello.
Vicino alla cattedrale di Santa Maria Assunta è stato riportato alla luce il complesso religioso di San Mauro, più volte modificato nel corso del Medioevo. Dopo una prima esplorazione nel 1954 il sito fu abbandonato. Le ultime campagne di scavo si sono concentrate in questo luogo attestando la presenza di almeno due edifici religiosi, con l'area cimiteriale annessa, le fondazioni di un imponente campanile e diverse strutture in legno e pietra utilizzate per l'attracco delle imbarcazioni lungo il canale di San Mauro che costeggiava il sito.
La torre del Caligo, antico fortilizio, faceva parte di un sistema difensivo che serviva a sorvegliare i canali diretti in laguna. Le recentissime indagini archeologiche hanno accertato che la struttura è di epoca bassomedievale, probabilmente non più antica dell'inizio del 1300. La sua funzione principale era legata all'esazione dei pedaggi, dato l'intenso traffico commerciale che caratterizzava questa zona della laguna alla fine del medioevo. Ancor oggi di questa torre spiccano il basamento in conci di pietra squadrati e alcune porzioni delle murature in mattoni, che si incontrano percorrendo la via Dragojesolo, lungo le ciclovie Gira Piave, Gira Sile e Gira Lagune.
I frammenti di mosaico, sono stati recuperati all'interno della basilica altomedievale, la chiesa precedente alla cattedrale di S. Maria Assunta, e rivelano la presenza di decorazioni geometriche e di cornici che rimarcano la presenza di alcune epigrafi all'interno della pavimentazione dell'edificio religioso. Per garantire la loro conservazione e la fruizione da parte del pubblico, al momento del rinvenimento, furono immediatamente recuperati e successivamente restaurati. I mosaici sono attualmente visitabili presso la sala adiacente l'Ufficio dell'Azienda di Promozione Turistica, in Piazza Brescia.
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Fonte: Ufficio Comunicazione del Comune di Jesolo
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